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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020
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  ERACLITO E L'ESPERIENZA DEL DIVENIRE La riflessione di Eraclito, vissuto nella città di Efeso, tra il VI e il V secolo a.C., può essere ricondotta alla tradizione cosmologica della scuola di Mileto. La tradizione lo presenta come discendente da stirpe reale, aristocratico e altezzoso, forte oppositore degli orientamenti politici dei suoi concittadini. Dalla sua unica opera, “intorno alla natura”, restano solo aforismi brevi e enigmatici. La sua riflessione si può sintetizzare in: il flusso universale il lògos e la legge dei contrari Il flusso universale: Il punto di partenza dell'indagine di Eraclito è la constatazione che nel mondo non c'è nulla che sia in uno stato di quiete: tutto è costantemente in movimento. La sostanza che per Eraclito meglio simboleggia tale universo è il fuoco, elemento mutevole e distruttore, e identificato da lui come principio originario. Il fuoco è però soprattutto il simbolo della legge segreta che regna al di sotto dell
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  I PITAGORICI E LA CONCEZIONE MATEMATICA DELLA NATURA Pitagora e la fondazione della scuola di Crotone: Intorno al 500 a.C il centro della vita culturale della Grecia si spostò nelle colonie greche dell'Italia meridionale, dove emigrarono molte personalità fuggita dall'Asia Minore. A Crotone venne a stabilirsi Pitagora e vi fondò una nuova scuola filosofica, la Fratellanza di Pitagora. Pitagora era venerato dai suoi seguaci come una divinità e la sua figura era avvolta da un alone di mistero. Molti caratteri della scuola pitagorica fanno pensare a una setta religiosa , in cui venivano seguite regole ascetiche ed era praticata la comunione dei beni. Le dottrine fondamentali dei pitagorici riguardano essenzialmente due argomenti: la dottrina dell'anima la dottrina del numero Il destino dell'anima e la ricerca della purificazione: Pitagora era mosso dal desiderio di tracciare una via di purificazione per l'anima, concepita come un principio divi