LA METAFISICA

 LA METAFISICA

L'interpretazione delle idee platoniche come "essenze" delle cose

La metafisica è la scienza fondamentale proprio perché si occupa delle caratteristiche universali dell'essere. Platone riteneva che le idee fossero superiori alle cose e al mondo sensibile e che solo la loro esistenza potesse assicurare un valore oggettiva alla nostra conoscenza. Le cose essendo mutevoli e imperfette erano considerate fonte di errore, mentre le idee, immutabili e imperfette, rappresentavano il vero essere di cui si poteva ottenere una conoscenza assoluta e universale. Aristotele però ribalta la posizione platonica. Al filosofo appare insufficiente il tentativo platonico di sanare la frattura tra monde e idee. Per lui le idee rappresentano la struttura essenziale immanente alle cose stesse. Da una prospettiva metafisica idealista si passa a una prospettiva metafisica realista, che dalle cose va alle idee e che implica la rivalutazione della sensibilità.

 La domanda sull'essere

La metafisica ha come oggetto l'essere in quanto essere e la domanda fondamentale da cui muove è "che cos'è l'essere dell'ente?". L'essere per Aristotele non ha un unico significato ì, ma su può dire in molti modi e presenta una molteplicità di aspetti. Di un ente si può pertanto dire che presenta le seguenti categorie:

1. la sostanza

2. la qualità

3. la quantità

4.la relazione

5.il luogo

6.il tempo

7. l'agire

8. il patire

9. lo stato

10. la situazione

Per Aristotele sola la prima categoria rappresenta l'essere dell'ente vero e proprio.

La sostanza e le sue caratteristiche

La sostanza è innanzitutto l'individuo concreto. Le sostanze prime esistono in modo autonomo e fungono sempre e soltanto da soggetti. Dal punto di vista ontologico, le sostanze sono i soggetti reali cui ineriscono le varie proprietà; dal punto di vista logico, le sostanze sono i soggetti logici i quali reggono i vari predicati. Dalle sostane prime il filosofo distingue le sostanze seconde: le specie e i generi, che per Aristotele non possono esistere indipendentemente dagli individui concreti. Ognuna di tali sostanze individuali è concepita come sinolo, cioè unione indissolubile, di forma e materia. La forma rappresenta la natura intima di una osa, la sua essenza o struttura immanente e necessaria. La materia è l'elemento materiale  che viene plasmato dalla forma, il materiale indeterminato che solo grazie alla forma assuma una configurazione particolare.

Le nozioni di potenza e atto

Secondo lui, quando avviene un cambiamento non si ha il passaggio dall'essere al non essere o viceversa, ma il passaggio da un tipo di essere a un altro, e quindi una trasformazione interna dell'essere. In particolare, si tratta del passaggio dall'essere in potenza della materia a quello in atto della forma. La materia è quell'elemento indeterminato che ha la potenzialità di assumere determinazioni successive, rendendo cosi possibile il cambiamento. La forma è l'elemento attuale, permanente e riconoscibile delle cose.


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