L'IDEALE DELLA BELLEZZA COME "ARMONIA" NELLA GRECIA CLASSICA

 L'IDEALE DELLA BELLEZZA COME "ARMONIA" NELLA GRECIA CLASSICA


L'universo come kòsmos

L'elaborazione dell'ideale greco di bellezza avviene con l'osservazione della natura ed è testimoniata dall'antica tradizione contenuta nei poemi omerici. Qui l'universo viene visto come kòsmos, ossia ordine, un insieme dotato di bellezza in quanto caratterizzata da una perfetta proporzione di forze e elementi. Questo ordine viene compreso dai filosofi come lògos, che governa lo sviluppo e il succedersi degli eventi, ed è compito dell'uomo esplicitarne le caratteristiche andando oltre le apparenze della realtà materiale.

Il fondamento metafisico della bellezza

Platone individua il fondamento metafisico della bellezza sensibile. Per lui la bellezza è connessa a all'amore. L'amore per la bellezza è il punto di partenza di una ricerca più vasta che consente all'anima di elevarsi fino alla bellezza ideale. Questa coincide con il Bene, ma non più solo un ideale estetico, ma anche morale.




L'attenzione alla figura umana

Gli artisti greci rivolgono la loro attenzione sulla figura umana, la più perfetta di tutte le forme naturali e quindi la più vicina all'ideale. Secondo il "kalòs kai agathòs", ossia "bello e buono", l'uomo teorizzato dai filosofi deve uniformarsi all'ordine che governa l'universo, l'uomo rappresentato dagli artisti deve rispettare nell'armonia e nella proporzione del suo aspetto fisico i segni della raggiunta perfezione interiore.







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